Siracusa Book Festival, Damiano Gallo ci porta al castello
Il 25 e 26 giugno 2022 al Castello Maniace la seconda edizione della manifestazione ideata dall'imprenditore e produttore televisivo, cui è stata rinnovata la conduzione artistica, e l'editor Marco Ga
“Ho scelto un’antica maison de charme per ospitare la seconda edizione del Siracusa Book Festival“. L’attesa, dopo il successo sorprendente dell’anno scorso, è palpabile. Damiano Gallo, gloria siracusana classe 1981, con un termine spesso abusato, è un manager. In questo caso, mai qualifica risulta più coerente per indicare il vero imprenditore che declina le sue attitudini, abbracciando con passione vari settori: dall’immobiliare alla televisione, dal giornalismo all’impresa, fino a giungere alla letteratura. Tuttavia il suo, non è un abbraccio stanco ed affaticato, quanto una stretta entusiasta di chi impasta le mani in una creta morbida, che vuole diventi un messaggio di successo. E per la seconda edizione del “Siracusa Book Festival”, Damiano da “immobiliarista dei vip”, com’è definito nell’ambiente, non poteva che scegliere una “Maison de charme” per eccellenza: il poderoso Castello Maniace, che costituirà il degno scenario delle pagine fruscianti dei libri e dei loro autori, di cui si racconterà la storia. Damiano Gallo con Stefania Prestigiacomo. La celebre politica è madrina del Siracusa Book Festival 2022. Cosa ti ha spinto a investire sulla cultura? Amo i libri, specie le biografie, non a caso anche quest’anno, ne ospito una, quella dello stilista Martino Midali. Trovo che le storie dei grandi personaggi, raccontino un’impresa riuscita. Tuttavia, qualunque opera, ha il potere di fermarela vita e renderla eterna. Poi, voglio sfatare un immaginario collettivo, del manager freddo etutto dedito ai numeri. Io ho un fuoco dentro, e non è acceso per tutti. È un’energia che mi spinge a coltivare passioni e suggestioni, come quella del “Siracusa Book Fest”, che nutre la mia anima: il denaro non è tutto. E le aspirazioni sono merce rara, dunque non importa se il budget è risicato: prevedo che in un lustro, il Festival crescerà in modo esponenziale. Il tuo book fest è stato defalcato dalla politica istituzionale. Come hai risposo? I politici locali mi hanno lasciato solo: lo constato desolato. Certo senza i finanziamenti pubblici, mi sono rivolto alla lungimiranza dei privati, che mi hanno sostenuto ancora più numerosi, rispetto allo scorso anno. Ho scelto la strada dei contenuti, perché mi rende fiero. Potevo essere noto percorrendo la strada facile di un reality, o la tv trasgressiva e trash. Ho portato l’immobiliare sul piccolo schermo, con lo stratagemma di dargli smalto ed un tocco di glamour. Un festival letterario in Sicilia, scuote un popolo a volte sonnolento ed assuefatto da un trionfo di arte, cibo, panorami, talmente fantastici da diventare scontati. Riapro i fasti del Castello Maniace, per anni chiuso, quale degno scenario per un cultore della bellezza, che desidera incorniciare in un ideale connubio, il mistero dei libri, con un luogo di memoria storica. Il “Siracusa Book Fest”, nasce in collaborazione con Marco Garavaglia, un manager editoriale di grande successo ed esperienza. Com’è nata la partnership? Con Marco Garavaglia ci siamo conosciuti tramite Alessandra Appiano, ed alla sua morte, così spiazzante, ci ha legato lo sgomento. Dopo, da persone assertive, abbiamo creato il “Premio Alessandra Appiano”, e da due anni, questo Festival. Abbiamo separato i settori di competenza: io sono il braccio imprenditoriale, lui quello editoriale, in uno sposalizio che funziona, perché entrambi abbiamo voluto con forza, dare un senso al dolore. Sei riuscito ad ottenere patrocini importanti? Per i non addetti ai lavori, i patrocini degli eventi si leggono con distrazione. Mi piace sottolineare che invece, avere per il “Siracusa Book Fest” il Patrocinio della Regione Siciliana e del Parlamento Europeo, equivalgono per me adappuntare sul petto due medaglie preziose. Essere poliedrico, con interessi in più settori, e convisibilità televisiva, ha suscitato interesse in alcuni parlamentari europei, che mi hanno contattato proponendo di appoggiare l’iniziativa. Come hai chiamato all’evento la madrina delle due serate, Stefania Prestigiacomo? Fuori da qualunque corrente politica, resta una conterranea di successo, una figura forte, in una terra dove per tanto tempo, nonostante la nostra illustre storia di matriarcato, le donne sono state relegate nell’ombra. Non avendo ottenuto il Patrocinio del Comune di Siracusa, all’inizio ho tentennato, temendo di non farcela. Sono stato catapultato dentro un capitolo de “Il Gattopardo”: un siciliano che ama e lotta per la sua terra, da cui si sente incompreso. La cultura, è trasversale, e non ha colori partitici: Stefania Prestigiacomo, illustre siracusana, ha sposato la mia causa, mi ha accolto, capito, sostenuto. Non potevo sperare in una madrina migliore. Mi spiace per quella parte di Sicilia che bacchetta e alza steccati, mentre dovremmo tutti veleggiare seguendo i medesimi venti innovativi. Mi racconti la scaletta della prima serata del Festival? Conduco la serata con Susanna Messaggio: sabato 25 giugno abbiamo Francesca Maccani presentata da Vicky Di Quattro Jacono e Giusy Sciacca. A seguire Martino Midali introdotto da te, Cinzia Alibrandi e Giovanna Strano, Silvia Truzzi sul palco con Ottavia Piccolo e Nanni Delbecchi. Infine Cristina Stanescu dialoga con Alessandro Cecchi Paone e Lorella Ridenti. La seconda serata del 26 giugno è in memoria di Alessandra Appiano: chi era e chi è oggi per te? È stata una vera amica: era felice di introdurmi nei salotti giusti, di dispensare consigli. Ho perso una Pigmalione, mentore disinteressata ed illuminata. Una nota giornalista televisiva, ha osservato: “le amiche della Appiano, hanno pianto e si sono tirate i capelli, eppure erano donne potenti, e avrebbero potuto fare qualcosa, che solo tu, Damiano, hai messo in atto”. Questo mi inorgoglisce, come il desiderio del marito Nanni Delbecchi, di rendere quest’evento, sempre più organico. So per certo che Alessandra, oggi, è un angelo sorridente dal cielo. Come si svolge l’evento a lei tributato? La seconda serata è in realtà, la quinta edizione del “Premio Alessandra Appiano”, dalla cui costola dall’anno scorso, è nata l’idea di allargare la manifestazione a un vero e proprio festival letterario, il “Siracusa Book Fest”. Infatti abbiamo un concorso, che stavolta vede vincitrice Maria Pia Ammirati, autrice responsabile di RaiFiction. Come ospiti d’eccezione, presento l’avvocato Daniela Missaglia, il noto imprenditore Diego dalla Palma e la critica letteraria Daniela Marcheschi. Del manager Gallo si sa molto: come si percepisce Damiano, prima che scorra il rullo sul nastro di partenza di una manifestazione? L’adrenalina, scorre fluida ed incessante: io voglio correre, io bramo di godere la vita, io pianifico per costruire. Non aspetto nulla che mi piova dall’alto, e tutto riferisce a me, e al mio operare. Questo, è un evento che si consuma in due serate, a monte di un lavoro di mesi e mesi. Venti giorni prima del debutto, mi monta un peso in testa, che sembra esploda, e percepisco sullo stomaco, quasi un dolore fisico, come un atleta iper allenato, in preda ai crampi, che deve comunque tagliare il traguardo. Quando le luci si spengono, e ritorni a casa: come stai? A riflettori spenti, mi guardo quasi estraniato, e mi percepisco esausto: il primo pensiero, è andare in vacanza, così prosciugato, però pronto a colmare quel senso di vuoto, in una nuova rigenerazione, in cui già ragiono e creo altro. Pubblico e privato: Damiano Gallo col compagno Michael Milesi alla Milano Design Week 2022. I due imprenditori hanno partecipato all’evento di The Way Magazine “Humano” presso la Roseto Design Square. Damiano si vuole bene? Da emblema dei Gemelli, dondolo in alti e bassi da manuale: ricerco il consenso e l’affetto del pubblico, che mi coccola con messaggi di stima giornalieri. Sono al galoppo da dieci anni, e a volte, devo sostare per cambiare i ferri. Se parliamo di amore, gli occhi a cuore di mio padre e mia madre, in cui mi specchio bevendo del loro orgoglio, ripaga dei colpi che qualcuno mi infligge. Per loro, sono l’extraterrestre più umano di sempre: un figlio che porta instancabile, nuova acqua al mulino della nostra famiglia. Cinzia Alibrandi Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'università "La Sapienza" e diplomata all'"Accademia di arti drammatiche" di Roma. Ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia nel triennio di Architettura del liceo artistico milanese "Boccioni", dove ha ideato, organizzato e curato i "giovedì letterari", aperti sul territorio, per la biblioteca, intervistando autori italiani di spicco nel panorama nazionale. È sei volte edita con 'Anna e i suoi miracoli' - Armando Siciliano editore, 'Petali di Marta' - Ensemble e con 'Torna a casa lettera' - Ensemble, Collana Pongo (di cui è stata inventrice e direttrice editoriale), 'Storie di amori e disamori- dalla A alla Z e ritorno’ - Giulio Perrone Editore, 'La vita é così' - Mondadori/Piemme, scritto con la famosa attrice Dalila Di Lazzaro, e sua biografia, e la biografia scritta con il noto stilista lombardo Martino Midali pubblicata da Cairo ‘La stoffa della mia vita-un intreccio di trama e ordito’, presentata a Milano da Jo Squillo, a Roma da Stefania Sandrelli, a Napoli da Marisa Laurito. Cinzia Alibrandi ha promosso e ha girato in Italia e all'estero (Dublino e Londra) con degli happening legati al lancio dei suoi libri, stabilendo un ponte culturale con noti stilisti (Chiara Boni, Maria Grazia Severi, Martino Midali, Cettina Bucca, Josè Lombardi, Gerardo Orlando, e le siciliane Tina Arena, Milena Bonaccorso, Miluna) ed orafi raffinati (Stroili, Stellina Fabbri, Francois Larnè, Pippo Alvaro). I suoi romanzi hanno la prefazione prestigiosa dell’autore internazionale Andrea G. Pinketts; "Petali di Marta" si avvale della copertina a opera della fotografa di moda Agnes Spaak, sorella dell'attrice Catherine. Ha vinto il 'Premio Sicilia'- sezione Letteratura nel 2014; il Premio 'Orgoglio siciliano' nel 2015 - sezione Letteratura; il Premio Speciale alla Carrera al T.A.R.C. Pagliara 8^ Edizione nel 2019. Ha ideato e ha curato per "Assodigitale"per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, "tacco & stacco". È giornalista professionista e collabora in modo fisso con i settimanali ORA, VOI, TUTTO, dove intervista le star, e ha una rubrica fissa in cui scrive di amore e tematiche di coppia nel mensile “LEI STYLE”, e intervista i più grandi pensatori italiani.
sabato 25 giugno 2022
Castello Maniace Siracusa - Siracusa - Siracusa - Italy
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